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Verona, Tudor: “Ok i 40 punti, ma non cambieremo mentalità”

VERONA – Aver raggiunto la fatidica soglia dei 40 punti, che vogliono quasi certamente dire salvezza, non basta al Verona. Ad assicurarlo è il tecnico gialloblù Igor Tudor: “Non vedo ragioni per cambiare qualcosa nel nostro modo di giocare – sottolinea il tecnico croato nella conferenza stampa di prestenazione della sfida di domenica con la Fiorentinaora che abbiamo raggiunto i 40 punti. I giocatori sono prima di tutto degli sportivi, e lo sport ha un fondamento: fare sempre meglio e provare sempre a vincere. Questi calcoli servono solo a far parlare, in campo non ci devono essere cambiamenti. Non so come sta la Fiorentina, l’unica cosa che so di loro è che sono forti e stanno facendo un ottimo campionato. I viola possono andare ancora più in alto, sono vicini alla zona Champions per come la vedo io. Hanno perso due partite immeritatamente, ma dobbiamo rimanere concentrati su di noi. È sempre bello giocare a Firenze, il Franchi è uno stadio bello e difficile. Vediamo che succede. Rispetto alla sfida di andata noi siamo cresciuti e loro hanno perso Vlahovic, ma si sono rinforzati con altri giocatori. A Verona facemmo una grande partita, con Casale ottimo su Vlahovic. Concedemmo poco, facendo una gara tosta che speriamo di ripetere domani.“.

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“Se valiamo l’Europa? Sarà il campo a dirlo”

Il cammino del Verona dall’arrivo di Tudor è stato ammirato da tutti gli addetti i lavori, che ora vedono gli scaligeri in lotta per traguardi anche più prestigiosi della salvezza: “Non mi piace molto parlare di me – ammette il tecnico quando si parla del suo possibile rinnovo coi veronesi – manca ancora parecchio tempo alla fine della stagione. Quando allenavo gli Allievi dell’Hajduk Spalato mi sono divertito come poi difficilmente mi è forse ricapitato in seguito. Qui sto bene, ho a disposizione giocatori forti, una squadra costruita bene, un direttore e un presidente bravissimi. Non ho pensieri in questo momento e sto molto bene a Verona: e se uno sta bene è chiaro che vuole restare. Il Verona vale l’Europa? Domanda difficile, l’analisi è ampia. A livello di budget no, ma abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, e questo non è poco. Poi Europa o meno sono questioni che vengono sempre come conseguenza. Noi siamo stati bravi ad andare oltre le aspettative, ma faccio fatica portare avanti questi discorsi: sarà il campo a rispondere. Sarà bello trovare sul nostro cammino squadre forti, di certo saremo concentrati al massimo. Il lato negativo è che probabilmente si raccoglieranno meno punti: non scordiamo che dobbiamo ancora affrontare Inter, Milan, Napoli, Atalanta, Lazio. Come dico sempre, però, la nostra attenzione deve essere rivolta solo alla prestazione“.

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“Coppola ragazzo interessante: deve continuare così”

La formazione anti Fiorentina non è ancora stata decisa: “Lasagna – spiega Tudorper un periodo l’ho messo sulla trequarti a destra, al posto di Barak, e stava crescendo, divertendosi oltretutto. Ha bisogno di spazi, è sicuramente un giocatore forte, con tiro e capacità di strappo pazzesco. Mi piaceva come si stava adattando, ma ha un problema: i tre là davanti stanno facendo grandi cose. Resta comunque un lusso avere un giocatore così che parte dalla panchina. Coppola ha fatto bene sia in campionato che in Coppa, mettendosi in mostra le sue qualità. Quando noi allenatori valutiamo i giocatori consideriamo sempre la testa: quello dà la misura completa del giocatore. Simeone mi dice che quando ce l’ha addosso è tosto da affrontare, poi per tutta settimana ha lavorato negli uno contro uno con Lasagna. È un ragazzo interessante, deve continuare così. Praszelik non sarà della partita, mentre Cancellieri è con la squadra. Per Veloso dobbiamo ancora valutare. Barak ha preso una botta sull’anca, valuteremo le sue condizioni domani: sta migliorando velocemente, ma non so se sarà convocato. L’unica cosa certa è che devono giocare sempre i migliori“.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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