VERONA – Tra le gare più interessanti di questo 25° turno di campionato c’è senz’altro Verona-Udinese, sfida che vedrà il tecnico gialloblù Igor Tudor vestire i panni dell’ex: “L’Udinese da anni ha determinate caratteristiche ben delineate – spiega nella conferenza stampa della vigilia l’allenatore croato – per riuscire a creare delle occasioni bisogna le cose per bene perché difendono con molti uomini e tante volte bassi. Aspetteranno un nostro errore, e noi non dovremo commetterne. Le palle inattive saranno molto importanti, visto che loro hanno giocatori alti e grossi. Non conosco bene Cioffi e non posso valutare il suo lavoro, ma ho visto un calcio che l’Udinese fa da dieci anni. Lui si è adattato a questo calcio“. Per il Verona l’avvicinamento alla gara non sarà dei più semplici, visti i problemi muscolari di alcuni giocatori: “Caprari e Faraoni si sono allenati negli ultimi due giorni – spiega Tudor – ma dobbiamo ancora decidere se farli giocare o meno. Cancellieri finora ha trovato poco spazio perché gli altri sono stati più bravi, ma c’è un uomo in meno davanti dopo la partenza di Kalinic, quindi tutti devono provare ad approfittarne. Cancellieri è un giocatore di bella prospettiva, ma deve crescere ancora per riuscire a sfruttare lo spazio che ha a disposizione. Frabotta non andrà in panchina nonostante abbia lavorato in settimana. È un ragazzo che dà tanto, ma deve ancora prendere il nostro ritmo e non sarà semplice. Hongla, invece, sarà in panchina e mi aspetto ci dia una grande mano in queste ultime partite“. La buona notizia comunque c’è, ed è il rientro del Cholito: “Simeone ha fatto cose importanti quest’anno – assicura Tudor – ma ora deve solo pensare a giocare e fare le cose che abbiamo preparato, cercando di esprimersi al meglio. L’ho visto bene, è voglioso e motivato. Anche se non fa gol è il classico giocatore che i difensori non gradiscono affrontare: speriamo che domani possa ‘pungere’ di nuovo. Retsos? Sta crescendo e si sta adattando al nostro sistema. Ci vogliono un po’ di settimane per stampare determinate cose nel cervello dei giocatori. Comunque lui e Praszelik stanno crescendo da questo punto di vista“.
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