Vitesse-Roma, le scelte di Mourinho
Per la trasferta olandese valida per l’andata degli ottavi di finale di Conference League José Mourinho opta per un 3-5-2 con Mancini, Kumbulla e Ibañez – preferito a Smalling – a protezione di Rui Patricio, Maitland-Niles e Viña a tutta fascia, Sergio Oliveira in cabina di regia con Mkhitaryan (al posto di Pellegrini) e Veretout mezz’ali e la coppia Zaniolo-Abraham in attacco. La risposta del tecnico del Vitesse Thomas Letsch è speculare: Houwen in porta, Oroz, Doekhi e Rasmussen (ad Arnhem in prestito dalla Fiorentina) in difesa, Dasa, Bero, Tronstad, Domgjoni e Wittek a centrocampo ed Openda e Grbic in avanti. Solo panchina per l’ex Juventus Under 23 Baden Frederiksen.
Il Vitesse domina, Sergio Oliveira segna: 1-0 Roma al 45′
Come da pronostico, sospinto dall’entusiasmo del pubblico del GelreDome di Arnhem, è veemente la pressione dei padroni di casa: al 4′ Grbic è contrastato in maniera decisiva da Maitland-Niles al momento della girata a rete, al 7′ Viña è costretto a spendere un giallo su Dasa e all’8′ Rui Patricio è chiamato ad un super intervento in tuffo per togliere dalla porta la deviazione di Openda sul cross di Wittek. La sfuriata del Vitesse, però, non è destinata a calare, almeno nella prima mezz’ora abbondante di gioco, e i due attaccanti, già protagonisti in avvio, mettono ancora paura a Mourinho: al 12′ Openda è chiuso in extremis al momento di una facile battuta, al 14′ soltanto una lieve posizione di fuorigioco toglie a Grbic la gioia del vantaggio. Dopo un nuovo tentativo di Wittek (21′) e, pochi secondi più tardi, un’altra grande parata dell’estremo difensore giallorosso, in uscita bassa su Domgjoni, che pregustava già il diagonale vincente, al 24′ Mancini spaventa tutti, toccandosi ripetutamente il ginocchio, prima di riprendere regolarmente il proprio posto sul centro-destra della difesa capitolina. Grbic da fuori al 29′, splendido dribbling di Openda sull’ex Atalanta e fendente fuori di un soffio al 32′, quindi lo stesso centravanti belga-marocchino – dopo l’ammonizione rimediata da Oroz al 33′ che lo costringerà a saltare la sfida di ritorno – si divora l’1-0 sparando in curva a due metri dalla linea di porta dopo un erroraccio di Rui Patricio (34′). Il primo tiro in porta della Roma, in concomitanza con il fisiologico calo della formazione di casa, arriva al 42′ e porta la firma di Abraham, sul cui tentativo è provvidenziale la respinta in corner di Houwen. La chance del bomber inglese scuote i suoi in chiusura di primo tempo: ci prova Viña nei primi secondi dell’unico minuto di recupero concesso dall’arbitro polacco Raczkowski ed ottiene l’angolo sui cui sviluppi ha una seconda opportunità col mancino da fuori, quindi, dopo il tocco di Zaniolo, Sergio Oliveira trova la volée che vale il clamoroso vantaggio giallorosso.
La Roma batte il Vitesse 1-0: al ritorno mancheranno Oliveira e Mancini
Karsdorp, Cristante ed El Shaarawy per Maitland-Niles, Viña e Veretout è il triplo cambio operato da Mourinho durante l’intervallo. Il Vitesse prova – con scarsi risultati – ad emulare il forcing attuato in avvio di prima frazione, la Roma cerca di alleviare la pressione manovrando di prima. Quindici minuti scorrono via senza particolari sussulti, ad eccezione di un brutto impatto di Wittek contro i cartelloni pubblicitari e uno scontro tra Houwen ed Abraham, in entrambi i casi senza particolari conseguenze. Per assistere ad una potenziale occasione da rete, invece, bisogna attendere il 62′, quando Doekhi vanifica la bella sponda di Openda calciando debole e centrale da ottima posizione. Immediata risposta giallorossa, con Abraham che non sfrutta il clamoroso liscio di Rasmussen, cercando di saltare il portiere olandese con lo scavetto e facendosi rimontare dal difensore danese ex Empoli e in prestito dalla Fiorentina. Al 66′ Pellegrini fa tirare il fiato a Zaniolo, elogiato dallo Special One con un “Bravo“, quattro giri di lancetta più tardi Sergio Oliveira si prende un giallo per un fallo di frustrazione, dopo aver a lungo protestato per un altro subito in precedenza. Il Vitesse sembra aver finito la benzina e i capitolini vanno a caccia di una rete che regalerebbe una seria ipoteca sulla qualificazione ai quarti di finale di Conference e non la trova per questione di centimetri al 75′ con la potente zuccata di Mancini, con la sfera che sorvola di pochissimo la traversa. L’inerzia del match si spezza al 79′, quando un’ingenuità dell’ex Porto, ammonito da soli 9′, si prende la seconda sanzione, lasciando i suoi in inferiorità numerica. Il tecnico dell’Aquila bicipite cerca di dare una scossa alla squadra e, all’82’, getta nella mischia Buitink, Bazoer e l’ex Juve U23 Frederiksen (fuori Oroz, Domgjoni e Openda), sbilanciando il proprio assetto quasi a comandare il disperato assedio finale: messaggio immediatamente recepito e Grbic ruba il tempo a Mancini e ci prova di testa, con Rui Patricio che non si scompone, resta piantato a terra e blocca sicuro. A 4′ dal 90′ cartellino anche per Mancini che, diffidato, dovrà assistere al match in programma all’Olimpico la prossima settimana dalla tribuna, mentre all’89’ Smalling va a rinforzare il pacchetto arretrato, rilevando un esausto Mkhitaryan. Veementi le proteste dei padroni di casa al 93′ per un contatto in area tra Ibañez e Tronstad, ma le immagini danno ragione all’arbitro che sceglie di comandare una punizione in favore della Roma.