L’idea, la sensazione, la suggestione che prima o poi Zinedine Zidane e la Juventus si ritroveranno nacque nel momento stesso in cui Zizou intraprese (e come!) la carriera di allenatore: troppo forti l’amore dei tifosi, il legame con la società bianconera e anche quello con Torino, dove dal 2016 possiede il centro sportivo Z5, campi da calcetto, pizzeria e ristorante. «La Juve è nel mio cuore, mai dire mai: magari un giorno potrei tornare», disse proprio all’inaugurazione del centro, fresco della prima Champions vinta da tecnico del Real Madrid. Un ritorno rimandato da tempo almeno al 2026: anno del prossimo Mondiale, che Zizou sembrava destinato a vivere da ct della Francia, succedendo a Didier Deschamps dopo quello appena concluso. Quella era la sua idea di futuro prossimo, tanto da aver rifiutato in estate la panchina del Paris Saint-Germain. Uno scenario ribaltato dalla finale raggiunta dai bleus in Qatar e persa solo ai rigori, che ha rinsaldato Deschamps, il quale pare deciso ad avviare un altro ciclo da ct. In quel caso Zidane si rimetterebbe in gioco in un club e, secondo l’Equipe, non apprezzerebbe troppo l’attuale organizzazione del Psg. Né sarebbe intrigato dalla Premier League, nonostante padroneggi l’inglese meglio rispetto al passato, tanto da aver rifiutato negli scorsi mesi ripetute e faraoniche offerte dai Red Devils. «La Juventus è un progetto che potrebbe attirarlo, anche se non è una possibilità all’ordine del giorno», scrive il quotidiano francese.
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