L’adolescenza di Hakim è stata dura, tra brutti giri e continue denunce: incendi, droghe, alcol, minacce. Poi l’amico Aziz gli tolse il cappuccio…
Alla fine l’hanno salvato gli altri, l’hanno costretto a dire basta, perché quando ti palesi cinque volte in un anno davanti a un giudice vuol dire che stai andando fuori giri, oltre i binari, e che forse non riesci a salvarti da solo. A 16 anni Hakim Ziyech viveva una doppia vita, camminava su due strade differenti: la prima nel pallone, talentino irriverente dell’Heerenveen, il ‘mago’ del quartiere cresciuto a suon di calci nel sedere e strigliate forti.