TORINO – “Cheddira è uno spot per la Serie B? Certo, si tratta di un ragazzo bravissimo nato in Italia che poi ha scelto la Nazionale del Marocco, è motivo per noi di grande soddisfazione. Ci fa estremamente piacere”. Ai microfoni di radio Anch’io sport il presidente della Lega Serie B Mauro Balata tesse le lodi di Walid Cheddira, l’attaccante marocchino del Bari in semifinale ai Mondiali con la sua Nazionale. “La scelta di far giocare la B nonostante i Mondiali? I riscontri sono assolutamente positivi – aggiunge Balata – abbiamo battuto i record di ascolti degli ultimi due anni e superato i 500mila spettatori media, scelta che ci ha ripagato. A noi è sembrato più giusto continuare anche durante i Mondiali. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa, ma è una scelta che ci sta dando ragione e sta premiando le nostre società“. Si torna a discutere di necessarie riforme nel calcio italiano con particolare riferimento al campionato cadetto. Queste le considerazioni di Balata: “Noi abbiamo sette società su 20 che cambiano tutti gli anni, abbiamo tre promosse e quattro retrocesse ed è un’asimmetria, è un fatto oggettivo e distorsivo che genera problematiche. In più – aggiunge Balata – abbiamo problemi di mantenimento di una linea politica che tutti gli anni deve essere riaffermata con obiettivi rinnovati”. Lunedì, in consiglio federale, si parlerà di riforme del campionato: “Credo siano necessarie per far evolvere e modernizzare finalmente il calcio italiano, renderlo più competitivo rispetto agli altri sistemi calcistici. Bisogna trovare un equilibrio – sostiene Balata – tra sostenibilità, gestioni sane delle società e produzione di un calcio d’appeal. In più bisogna trovare anche una regolamentazione che consenta di vedere i campionati professionistici in condizione di sicurezza, d’accoglienza e di strutture sempre più adeguate”.
“Portanova? Il reato è grave, ma va considerato il tema della presunzione d’innocenza”
“E’ un caso di una complessità non indifferente del quale mi limiterei a fare tre veloci considerazioni: la Lega di B è da sempre in campo contro la violenza sulle donne, poi c’è il Genoa che in questa vicenda è parte lesa sotto ogni profilo in una vicenda totalmente estranea all’attività che il club svolge. Il terzo tema, il più delicato, è quello della presunzione d’innocenza”. Così il presidente della Lega di Serie B Mauro Balata sul caso del calciatore del Genoa Manolo Portanova condannato in primo grado a sei anni di reclusione con l’accusa di violenza sessuale. “La nostra costituzione afferma il principio per cui un imputato – ricorda Balata – non è considerato colpevole finchè la condanna non è definitiva. Ci troviamo di fronte ad un reato grave, sicuramente odioso, ma a una persona che ha ancora diritto ad avere due gradi di giudizio. Bisogna tener conto di questa condizione giuridica che garantisce tutti i cittadini. Poi mi pare di capire che il ragazzo ha deciso di avvalersi del rito abbreviato e questo comporta una accelerazione del giudizio di secondo grave“.
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