BARI – Sei gare senza vittorie somigliano a un tempo sospeso e indefinito. Per questo Michele Mignani in settimana non c’ha girato troppo intorno: il Pisa merita rispetto e vive un signor momento di forma, ma il Bari non può permettersi altri rallentamenti. “Io voglio vincere sempre, e l’obiettivo non cambierà neppure domani. Chiaro che affronteremo un avversario ostico che ha qualità e forza, ma sono sicuro che ce la giocheremo senza timori e con la voglia di fare risultato pieno. Perché siamo arrivati a inanellare 6 gare senza vittorie? Intanto in queste 6 partite c’è stata una costante, quella di non essere mai andati in vantaggio. Questo è un aspetto sul quale dobbiamo lavorare: per far gol bisogna produrre gioco e opportunità da rete, altrimenti si resta nel campo delle intenzioni. E per creare occasioni non dobbiamo però scoprirci eccessivamente, finendo per pagare a caro prezzo la nostra sete di risultato. La cosa che ho notato però è che la squadra ha sempre reagito nelle difficoltà, anche se poi non sempre siamo riusciti a rimediare allo svantaggio. È vero, segniamo meno rispetto a inizio torneo, ma le squadre che ci affrontano conoscono i nostri punti deboli e sicuramente in questa fase siamo un po’ meno sciolti a livello mentale”.
Cheddira, caratteristiche uniche
Contro i nerazzurri di D’Angelo ci sarà da fare i conti ancora che l’assenza di Cheddira, che nel frattempo sta facendo strada col suo Marocco. Altre pedine saranno sotto la lente: “Ricci e Ceter (che ha avuto il permesso in settimana per effettuare una visita medica fuori città)sono gli unici due indisponibili, oltre a Cheddira che è un giocatore che ha caratteristiche uniche per ciò che riguarda il nostro organico. Chi lo sta sostituendo non sta facendo male: Salcedo è uno che per qualità fisiche e tecniche può giocare tra le linee e attaccare lo spazio, Botta va più incontro alla palla. Lui vorrebbe giocare di più, ma ogni partita ha la sua storia e le sue situazioni da sfruttare. Cangiano? Lo osservo molto in allenamento, sta facendo bene durante la settimana, poi però bisogna fare delle scelte. Galano e Bellomo hanno le sue stesse caratteristiche, adesso stanno giocando di più, ma su Cangiano ci puntiamo, eccome. Maita per noi è importante, ma non siamo dipendenti dalle sue giocate. E anche Dorval sta crescendo e adattandosi al nostro contesto tattico”.
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