CAGLIARI– “Dopo l’ultima retrocessione il presidente mi chiamò per allestire una squadra per risalire subito. Ora non si può dire nulla: bisogna cambiare, dobbiamo fare una rifondazione, Giulini è d’accordo. Rimarranno quattro o cinque giocatori”. Sono le parole del direttore sportivo del Cagliari Stefano Capozucca, in una conferenza stampa a due settimane dalla retrocessione in B. “Da chi ripartire? Per esempio da Deiola: ha il cuore sardo, questo è l’esempio. Potrebbe essere il nuovo capitano. Quest’anno ci sono nove squadre molto forti. Non voglio fare proclami“. Il nuovo allenatore? “Agostini non ha colpe, lo ringrazio, ha avuto il coraggio di guidare la squadra in partite molto difficili. Mercoledì o giovedì avremo un nuovo allenatore. Un tecnico che deve sposare un progetto che non è come quello di sette anni fa. Ma è sempre il Cagliari: cerchiamo la persona giusta che sappia interpretare la situazione e sappia ricostruire”. Il ds ha chiesto scusa a tifosi e staff insieme al direttore generale Mario Passetti: “Siamo sotto choc, tutto l’ambiente è sotto choc – ha detto Capozucca– io ho perso la voce e il presidente Giulini ha dieci anni in più, magari la maggior parte dei giocatori è in vacanza e non è sotto choc. Io dopo la retrocessione ho ricevuto dai giocatori solo due messaggi, uno inaspettato”. Avanti con Capozucca: “Il presidente– ha detto- mi ha chiesto di continuare: non me la sono sentita di fuggire dopo il danno arrecato. Perché il presidente diventa il capro espiatorio e invece è quello che ha meno colpe di tutti. Anzi, quando non c’ero ha fatto campagne acquisti con nomi che invidiavo. Voleva alzare l’asticella. Le colpe casomai sono mie, di chi guidava la squadra e dei giocatori”.
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