TORINO – Zitto zitto, lontano dai riflettori che accompagnano altre piazze, il Bari scala posizioni e sabato prossimo alle 14, alla ripresa della B, ospita il Brescia (in vetta assieme alla Reggina): batterlo vorrebbe dire raggiungerlo in classifica. I riflettori sui pugliesi si sono accesi soltanto dopo l’ultimo turno, quando sono stati capaci di vincere in casa del Cagliari, cioè una delle tre grandi favorite per la promozione assieme a Genoa e Parma. Gol partita dell’italo-marocchino Walid Cheddira, 24 anni, a segno da 5 uscite di fila (con 5 gol), capocannoniere della B e della Coppa Italia (dove ha segnato altre 5 reti, il Bari ha giocato due turni) che assieme all’infinito Antenucci, costituisce la migliore coppia d’attacco della B (8 gol in due). Certo, il Bari sta facendo bene anche perché la squadra è quasi identica a quella che ha dominato in C, per 8-9 undicesimi è la stessa, più semplice far subito bene, magari contro avversarie che hanno cambiato molto e che devono ancora trovare l’amalgama. Poi, aver spostato al 2028 la cessione per le società in multiproprietà, ha dato serenità ai De Laurentiis e probabilmente anche alla squadra. Ma vanno dati meriti pure all’allenatore Michele Mignani che a 50 anni è alla stagione d’esordio in B, dopo aver dimostrato in C di essere fra gli allenatori emergenti più interessanti. Non è un caso che all’indomani dell’ ascesa in B, la società gli abbia prolungato il contratto fino al 2024, un bell’attestato di stima, ben prima che convincesse anche in B: altro che debuttante, Mignani guida l’unica squadra che in B non ha ancora perso. E la piazza sogna, entusiasmo alle stelle, anche se il Bari, nonostante la spinta del San Nicola non ha ancora vinto in casa (solo pareggi con Palermo e Spal).. “Ci godiamo il momento e la sosta – ha detto Mignani in settimana -. Noi lavoriamo per cercare di fare il meglio possibile. Questo è un periodo dove le cose ci stanno andando bene, anche con un pizzico di fortuna, ed è bello vedere questo apprezzamento della gente. Dopo la sosta metteremo testa, corpo e mente nel proseguo del campionato. La sosta? Io lo dico dall’anno scorso, sono per giocare sempre, anche due partite a settimana. Noi l’accettiamo, cercheremo di non perdere la condizione psicofisica che abbiamo avuto fino ad oggi”. Già, l’incognita sosta: sarebbe un vero peccato alla ripresa, in una gara come chiave come quella col Brescia, perdere quella brillantezza che il Bari ha finora mostrato.
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