TORINO – Per l’annuncio, è questione di ore. Poi bisognerà completare tutte le formalità ma da fine mese, massimo primi di luglio, il Palermo, neo promosso in B, sarà a tutti gli effetti una società della galassia Football City Group dello sceicco Mansour. E bisognerà fare un monumento a Dario Mirri, l’imprenditore ma prima di tutto grande tifoso del Palermo: non solo si è sobbarcato il club nel momento più duro, raccogliendolo nei dilettanti dopo le macerie dell’esclusione dalla B del 2019. Ma fino in B è stato in grado di riportarlo, in soli tre anni. E, non disponendo di risorse per un’ulteriore crescita, ha completato il capolavoro trovando per il club rosanero il migliore acquirente al mondo, col quale programmare la A già per la prossima stagione (anche se, prudenzialmente, si parla di due anni per raggiungere la massima serie). Al momento, prima della fumata bianca, ci sono da definire un paio di dettagli. La composizione societaria, innanzitutto. Mirri vorrebbe restare col 20% circa, lo stesso schema utilizzato in B a Pisa dai Corrado quando un anno e mezzo fa giunsero nel club toscano i capitali di Alexander Knaster. Una partecipazione che permetterebbe a Mirri di avere anche voce in capitolo su alcune scelte chiave. Come la conferma di Silvio Baldini in panchina, che da subentrato in stagione ha fatto un lavoro straordinario e tutti considerano il suo avvento come fondamentale nel dare la svolta alla promozione del Palermo. A sua volta, Baldini ha vincolato la sua permanenza in rosanero alla conferma del ds Renzo Castagnini (che va in scadenza contrattuale) perché l’ha messo nelle condizioni di esprimersi al meglio e riconquistare quella ribalta che gli mancava da anni. Insomma, ancora un po’ di pazienza e il puzzle sarà composto, anche se sulla permanenza di Baldini si può essere fiduciosi, sta comprando la casa palermitana che fu del leggendario Cesto Vycpalek. Ma dopo la festa di domenica sera per la vittoria nella finale dei playoff di C sul Padova, ogni sogno è lecito. Anche quello di vedere confermato bomber Brunori, autore di 29 reti fra campionato e playoff, amatissimo da tutta Palermo ma di proprietà Juventus: coi soldi di Mansour, non dovrebbe essere un problema farlo diventare rosanero a tutti gli effetti, anche se su di lui ci sono club di A (Cremonese, Sampdoria e Salernitana). Ma da quello che filtra, la sua priorità sarebbe quella di restare a Palermo, la piazza che gli sta dando fama a quasi 28 anni. Il primo colpo però, è il riscatto di Edoardo Soleri, 24 anni, l’attaccante jolly del Palermo che ha segnato 12 gol, sempre da subentrato: è diventato rosanero versando 200mila euro al Padova. Davvero un affarone.
CIAO BRUNORI Lady Brunori e le parole che sanno di addio: «Sapevo che avrei pianto al momento dell’addio». Hanno il sapore dell’addio le parole che Dalila Calderozzi, moglie dell’attaccante del Palermo (di proprietà della Juventus) Matteo Brunori ha riservato alla città siciliana a pochi giorni dal ritorno in Serie B del club rosanero. «Mi avevano detto che quando sarei andata al sud avrei pianto due volte – si legge su Instagram -, al mio arrivo e quando me ne sarei andata. Ed è proprio così, avevano ragione. Ma non potevano sapere tutto quello che che mi sarei portata nel cuore e non potevo immaginarlo neanche io. È stato un anno meraviglioso, questa città amore mio @metbruno ci ha regalato tanto, emozioni indescrivibili e persone uniche che per noi sono diventate una famiglia, la nostra quotidianità. Certi legami non li puoi spiegare e soprattutto non si potranno spezzare mai. Vi voglio bene amici belli! Grazie per quest’anno fantastico passato insieme a noi».