PARMA – La “prima” del Tardini tra Parma e Bari è il miglior spot per una delle Serie B più attese, incerte e competitive degli ultimi anni. Il Parma dell’ambizioso Pecchia e il Bari del rampante debuttante Mignani regalano all’esordio un match da ricordare, giocato per un tempo all’arma bianca e che ha regalato gol e spettacolo. Proprio quel che ci si aspetta da questo campionato cadetto. Termina giustamente in parità con un 2-2 maturato nei primi 45 minuti, ma teso e combattuto fino alla fine.
Primo tempo polveriera: al Tardini è un vero show
Non fanno di certo complimenti Parma e Bari, che scendono in campo sin dal primo minuto con il piglio e la voglia di fare la partita, senza calcoli e senza remore. Partono fortissimo i padroni di casa, che passano praticamente al primo affondo grazie alla sgroppata di Man, che trova il palo più lontano e fa esplodere il Tardini. Immediata la reazione degli ospiti, trascinati dall’ex Cheddira, balzato agli onori delle cronache dopo il tris al Verona in Coppa Italia: il tunisino prima sfiora il pari, poi costringe al fallo Estevez per un solare calcio di rigore. Il primo tentativo con il cucchiaio di Antenucci viene ridicolizzato da Chichizola, che però viene pescato dal VAR in fallo, nessun piede sulla linea di porta ed esecuzione da ripetere, con Antenucci che stavolta non sbaglia e firma l’1-1. Il Parma non ci sta e si riversa nella metà campo pugliese, sollecitando a più riprese un ottimo Caprile, sempre pronto sui tentativi degli attaccanti ducali. Poi però è il Bari a colpire a freddo con Folorunsho, che liberato da Cheddira fulmina Chichizola dal limite e capovolge il risultato. Ancora una volta la squadra di Pecchia reagisce in maniera furibonda: Caprile è ancora bravo in almeno due occasioni e fortunato quando Vazquez centra il palo con il mancino. Non può nulla però l’estremo difensore dei Galletti sulla punizione allo scadere di Mihaila, che trova un buco nella barriera e trova il meritato pari un attimo prima dell’intervallo.
Ripresa ancora combattuta, ma la stanchezza si fa sentire
Dopo i fuochi d’artificio dei primi 45 minuti, comprensibilmente, Parma e Bari abbassano i ritmi e si fanno vicendevolmente più guardinghe. A fare la partita comunque è la squadra di Pecchia, che insidia Caprile a più riprese con Mihaila e Botta. Di grande personalità però il secondo tempo dei ragazzi di Mignani, che non si chiudono mai e che con il vivace Folorunsho tengono in allerta la difesa ducale. Finisce con un giusto pari, antipasto di una stagione importante per due squadre apparse già attrezzate per recitare un ruolo da protagoniste.
Parma-Bari, tabellino e statistiche
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