TORINO – Come è cambiata la prospettiva bianconera del mercato da un anno all’altro. Riavvolgendo il nastro, a gennaio del 2022 di questi tempi a Torino era in arrivo Dusan Vlahovic, che portava con sé un carico di gol e speranze. Trecentosessantacinque giorni dopo, la sessione invernale è volata via, superata a destra da questioni lontane dal campo ma prioritarie per il presente e il futuro. L’unica novità dovrebbe, anzi potrebbe essere l’uscita di Weston McKennie al fotofinish, colui che da mesi è ormai indicato dagli addetti ai lavori come l’elemento sacrificabile sull’altare del bilancio in questa sessione.
Anche perché l’uscita del centrocampista texano non porterebbe alla necessità di sostituirlo con un elemento in entrata e dunque il club può valutare una cessione anche all’ultimo giorno di trattative, ovvero martedì. Il Leeds resta in pole position, anche perché ha già incassato il via libera di massima da parte del giocatore, che entrerebbe a far parte di un progetto made in Usa, ma la Juventus sta effettuando le opportune valutazioni: del resto, senza fretta e senza l’obbligo di dover tamponare con un rimpiazzo, dalle parti della Continassa bisogna capire se dalla Premier arriverà un’offerta capace di far saltare il banco oppure no.