Voltare pagina, guardare avanti, affrontare il Benfica con coraggio e personalità. E non potrebbe essere altrimenti perché la squadra portoghese ha una continuità straordinaria, ha perso pochi giorni fa la sua prima partita contro il Porto e ha una capacità offensiva di altissimo livello. Ecco perché servirà l’Inter migliore, attenta e concentrata. Non quella degli alti e bassi in campionato, non quella sciupona degli ultimi tempi. Nelle ultime 4 gare di campionato (Spezia, Juventus, Fiore e Salernitana) 87 conclusioni e solo 2 gol per la squadra di Inzaghi.
Quale attacco contro il Benfica?
Numeri non incoraggianti per una squadra che non ha più trovato nei singoli la continuità di cui avrebbe avuto bisogno. Non solo davanti, ma soprattutto in quel reparto lì dove i 4 attaccanti a disposizione di Inzaghi hanno avuto un evidente calo di rendimento nei numeri e nell’efficacia offensiva. Sarà una corsa a 3 per due maglie con Dzeko che è il miglior marcatore di Champions con 3 gol ma da quasi 3 mesi non segna. Lautaro è il vicecapocannoniere di Serie A ed è l’unico attaccante della squadra ad aver segnato in tutte le competizioni, ma anche lui nell’ultimo mese si è inceppato. Mentre Lukaku, nonostante qualche gol sbagliato a Salerno, è sicuramente quello che sta facendo meglio di tutti con 4 gol nelle ultime 10 partite giocate. Ma forse è anche quello che, insieme a Correa, ha meno possibilità di partire dal primo minuto al Da Luz. Gli ultimi allenamenti potrebbero aiutare a sovvertire qualche gerarchia, la partita di martedì a creare una discontinuità con il recente passato che potrebbe dare la spinta decisiva per invertire la tendenza negativa del periodo.
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