Il difensore nerazzurro ha parlato del cammino in Champions League: “Dobbiamo essere sinceri, il sorteggio dei quarti è andato bene. Altri sono superiori, con il Benfica ce la giochiamo. Sogno la finale? Ci possiamo arrivare, ma tra sogni e obiettivi c’è una grande differenza”. Sul campionato: “Dopo aver vinto col Napoli abbiamo pensato di essere forti, lo pensiamo ancora ma troppi alti e bassi non ci hanno permesso di rimanere attaccati a loro. Ora cerchiamo una soluzione”
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Il campionato ormai è andato, con il Napoli innarrestabile. Per l’Inter, dunque, oltre alla Coppa Italia il grande sogno si chiama Champions League. Del cammino dei nerazzurri, che nei quarti di finale del torneo affronteranno i portoghesi del Benfica, ha parlato Danilo D’Ambrosio, intervenuto sul palco in occasione del ‘Premio Amico dei Bambini’: “Dobbiamo essere realisti – ha detto il difensore premiato all’evento -, il sorteggio di Champions non è andato male. Ci sono altre squade che hanno qualcosa in più di noi, con il Benfica invece ce la giochiamo alla pari. Se sogno la finale? Ci si può arrivare. Quando giochi con questa maglia cerchi sempre di arrivare il più in alto possibile. Il sogno è quello, la finale, però c’è una differenza tra sogni e obiettivi. Per raggiungere gli obiettivi devi faticare tanto e sarà quello che dovremo fare in queste partite”.
“In campionato troppi alti e bassi, stiamo cercando una soluzione”
D’Ambrosio ha poi analizzato il momento dell’Inter in Serie A, caratterizzato da troppi alti e bassi: “Stiamo cercando di trovare una soluzione partita dopo partita, dando il massimo come singoli e come collettivo. Il Napoli quest’anno ha perso solo due partite e, quando ci sono i numeri a parlare, non si può dire nulla. Quando abbiamo vinto con loro abbiamo pensato ciò che pensiamo ancora adesso, ovvero che siamo una squadra forte. Però ci sono questi alti e bassi che non ci permettono di stare un po’ più tranquilli e di stare attaccati al Napoli, che era quello che volevamo”. In chiusura un pensiero su Osimhen e una battuta sul ritorno in Campania, sua terra d’origine: “Victor è un grande attaccante. Ha fame, voglia, ha corsa e non si ferma mai. Per i difensori è un attaccante scomodo. Io a Napoli? Ci tornerò nel 2025 – ha scherzato D’Ambriosio -, ho perso diverse cene perché già a novembre o dicembre alcuni amici mi stuzzicavano e io dicevo loro che li avremmo ripresi”.
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