La strada è tremendamente in salita. Perché stavolta, oltre al risultato, contro l’Udinese è mancata anche la prestazione. Piatto, terribilmente piatto il Milan che è caduto per la seconda partita consecutiva a San Siro, e che nelle ultime 4 gare ha ottenuto un solo punto. Preoccupa il momento dei rossoneri, ora in ritardo di 6 lunghezze dall’Inter capolista e ultimi nel complicatissimo girone di Champions League. Preoccupano i numeri di questo Milan, la cui crisi di punti è raccontata perfettamente dalla crisi di gol. 10 reti e 6 marcatori in meno rispetto al parziale di un anno fa dopo 14 partite giocate. Di questa involuzione Pioli ne ha parlato con la squadra prima dell’allenamento. Toni contenuti e analisi lucida. Ma ora si torna subito in campo: due partite prima della sosta per chiudere al meglio questo segmento di stagione contraddistinto da numerosi infortuni e provare rimettere tutto in equilibrio. PSG a San Siro e Lecce in trasferta il prossimo sabato. Intanto, parziale consolazione, a Milanello l’infermeria si svuota. Dopo l’Udinese si sono rivisti in gruppo, e quindi recuperati, Theo Hernandez, Pulisic e Chukwueze. Contro il Paris di Mbappé e Donnarumma si tornerà al solito sistema di gioco dei primi mesi: il 433. A San Siro è atteso anche Cardinale, che potrebbe incontrare Ibrahimovic per provare a trovare una quadra in relazione al coinvolgimento nel club dello svedese. Trattativa non semplice. Ma oggi più che mai il Milan avrebbe bisogno di Zlatan. Per provare a dare una scossa al mondo rossonero.
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