La nuova avventura di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli è partita bene, con la vittoria sul campo dell’Atalanta. I test di alto livello però non sono finiti e la Champions ne presenta subito uno complesso al nuovo allenatore degli azzurri, che mercoledì 29 novembre alle 21 faranno visita al Real Madrid con l’obiettivo di centrare la qualificazione agli ottavi con una gara di anticipo. Walter Mazzarri ne ha parlato ai microfoni di Sky Sport.
Emozionato?
“No, perché sono tanti anni che alleno. Ci siamo catapultati oggi qua e sto già pensando a cosa devo fare. E’ il mio mestiere: che siano partite di questa portata o meno importanti per gli altri, per me è uguale”
C’è l’occasione per dare continuità ai segnali positivi visti a Bergamo
“Quello lo vedremo. Siamo coscienti di giocare contro una squadra top nel mondo contro un allenatore bravissimo che ha vinto tutto. Conosciamo le difficoltà ma questo è affascinante e bello e speriamo di fare il meglio possibile”
Ancelotti ha confidato che vi sentite spesso e che c’è stima reciproca tra voi
“Carlo è uno degli allenatori con cui vado veramente d’accordo. Ci sentivamo e scambiavamo pareri anche quando lui era al Chelsea. Da parte mia c’è una stima illimitata ma ci vuole poco. Ce ne sono pochi di vincenti come lui, forse è il primo, non ricordo le statistiche. E poi è un signore come uomo. Da lui c’è da imparare. Un esempio per tutti”
Osimhen parte titolare?
“Gli devo parlare. Quando ci sono partite così ravvicinate bisogna parlare con i ragazzi. Anche con chi ha fatto una partita intensa a Bergamo: devo capire se stanno bene. Di sicuro Osimhen non ha i 90′ nelle gambe: se partirà dall’inizio o giocherà a partita in corso lo deciderò dopo aver parlato con lui e con lo staff medico”
Partita decisiva anche per il discorso qualificazione
“Sì, abbiamo anche il jolly dell’ultima partita, che non dobbiamo sbagliare. Domani sarebbe bellissimo se riuscissimo a fare risultato e passare il turno già domani, però se non dovesse essere così ci sarà l’ultima che sarà come una finale. Contro un’avversaria di valore, ma non come il Real Madrid”
Cosa ci racconta del primo incontro con De Laurentiis quando l’ha scelta?
“Quando mi ha chiamato gli ho fatto capire che una squadra così importante l’avrei allenata ancora volentieri, e lui avrà pensato che ero l’allenatore giusto. Col presidente c’è stato un po’ di gelo per un paio d’anni dopo che sono andato via, ma ora è un amico, mi ha chiamato anche in occasioni diverse, magari per chiedermi consigli sui giocatori. C’è un rapporto di stima reciproca e considerazione”
Obiettivi?
“L’ho detto prima dell’Atalanta: intanto ricominciare a vincere, e da cosa nasce cosa”
“Da ora proveremo sempre a giocare a calcio”
“Domani abbiamo un test fondamentale in Champions contro la più forte squadra del mondo“, ha aggiunto Mazzarri parlando in conferenza stampa. “Come giocheremo? L’anno scorso il Napoli ha sposato il concetto del gioco: noi, quando è possibile, dobbiamo ripartire da lì. Devo aiutare questi ragazzi a ritrovare quel filo conduttore, come nel primo tempo di Bergamo. Da ora in poi proveremo sempre a giocare a calcio. Voglio una squadra corta, organizzata e concentrata. Ho trovato un gruppo incredibile, di bravi ragazzi. Si è creata subito una grande empatia. Il Napoli da quando sono andato via ha sempre preso dei professionisti veri. Se un allenatore trova questo materiale umano, oltre che tecnico, è già a metà dell’opera. Non sempre ho trovato uno spogliatoio così amalgamato nella mia carriera. Qualificarsi già domani è un’utopia? Ricordate quando giocammo contro il City da esordienti o quasi? Il bello del calcio è che non devi porti limiti, facendo anche cose che sulla carta sembrano impossibili…”.
Di Lorenzo: “Abbiamo studiato Bellingham”
“Stadio bellissimo, avversario con una grandissima storia”, commenta Giovanni Di Lorenzo a Sky, “ma emozioni e sensazioni durante la partita vanno messe da parte. Siamo qui per giocarcela. Questo incontro può darci uno slancio importante tanto in campionato quanto in Champions. Tornare alla vittoria a Bergamo è stato importante per il morale e per lavorare con serenità in questi pochi giorni”. Poi, sul cambio in panchina, con l’arrivo di Mazzarri: “Cosa è cambiato? Mazzarri è molto esperto e conosce l’ambiente ed è una cosa positiva per lui e per noi. Ha cercato di ricompattare il gruppo dandoci dei piccoli consigli . Non c’erano tensioni, ma quando non arrivano i risultati è normale che sia più difficile anche provare alcune cose”. Infine, un pensiero rivolto anche agli avversari: “Con tutto il rispetto, non cambierei nessuno dei miei compagni con un giocatore del Real. Bellingham? Grandissimo campione, mi ha sorpreso il suo impatto immediato sul Real. Abbiamo rivisto qualche immagine della partita d’andata, concentrandoci anche sulla sua posizione. Fra le linee dovremo essere bravi ad andarli a prendere e stare corti coi reparti”.
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