“La Juventus informa di aver trasmesso una comunicazione a Barcellona e Real Madrid al fine di avviare un periodo di discussione avente ad oggetto l’eventuale uscita di Juventus dal progetto SuperLega”. Con queste tre righe riprende il dialogo fra Uefa e Juventus, interrotto proprio quando era stato presentato quel progetto, dall’aprile 2021, più di due anni fa. E in qualche modo prende le distanze anche dall’A22, la società che promuove proprio la Superlega, che in Spagna aveva lasciato intendere che questo passo la Juve lo aveva fatto sotto pressione, con una minaccia sulle spalle di tre anni di squalifica.
Lo strappo e una nuova fase
Sembra un piccolo passo. Ma a livello politico/sportivo è uno strappo deciso, verso il passato e verso la precedente gestione. E da questo punto di vista, nel recupero dei rapporti con la Uefa, è stato importante anche il ruolo della Figc e di Gravina (che della Uefa è vicepresidente) per favorire il dialogo. La Juventus attraverso questo dialogo (sia con Uefa che con la Procura Sportiva) sta per chiudere definitivamente la questione relativa alla giustizia sportiva. Limitando i danni e le penalizzazioni a una sola stagione, anziché continuare liti e problematiche anche nella (o nelle) prossime. E apre anche a una nuova fase. Appare tramontata anche in politica estera la Juventus di Andrea Agnelli. Caduto l’ultimo fronte. Ora forse davvero ci si potrà concentrare sul campo.
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