Dalle esclusioni con Mancini ai party in pandemia, fino all’espulsione dell’Olimpico dopo meno di 40’’: l’ennesimo scivolone che butta al vento la fiducia. Ma data l’assenza di Milik e l’investimento fatto, a Torino devono varare un piano di recupero
Moise Kean ha chiesto subito scusa ad Allegri e ai compagni. Ci ha messo meno dei quaranta secondi trascorsi in campo per comprendere di aver commesso una leggerezza imperdonabile. E non appena rientrati tutti nello spogliatoio dell’Olimpico, al termine di un Roma-Juve poco fortunato e nel quale avrebbe potuto essere diversamente protagonista nei minuti finali, ha fatto mea colpa di fronte a tutta la squadra. Si tratta però dell’ennesima bravata che sporca il percorso di uno dei profili più promettenti del calcio italiano: un classe 2000 che in realtà giovane comincia a non esserlo più, anche alla luce delle sue tante esperienze in massima serie.