I due primi allenatori del nuovo centrocampista del Milan raccontano: “Spesso ci chiedevamo da dove venisse, suo padre e suo fratello lo seguivano in silenzio dagli spalti”
A metà partita, sugli spalti di uno stadietto in periferia di Zwolle, i genitori degli avversarsi iniziavano a parlottare tra loro: “E quel ragazzino da dove è uscito?”, si chiedevano l’un l’altro, indirizzando gli sguardi verso un bambino secco secco con gli incisivi sporgenti e i tratti orientali, planato sul campo da chissà quale pianeta per vincere le partite da solo. “E le vinceva davvero, credimi. Un anno segnò addirittura trenta gol…”.