Parla l’allenatore della squadra portoghese prossima avversaria degli azzurri in Champions: “Ho grande rispetto per i campioni d’Italia, ma giocheremo come sempre all’attacco e a testa alta”
La storia di Artur Jorge si racconta attraverso il suo hobby. Quando non scarabocchia sul taccuino degli appunti prende la bicicletta e va in montagna, su e giù sullo sterrato con il caschetto e gli occhiali scuri. Dice che la fatica lo rilassa, il che può suonare strano, ma il suo percorso è il manifesto di una salita lenta e vincente. Nel 2010 allenava il Famalicão in quarta divisione, perse la finale playoff per salire in terza contro l’uomo che oggi è diventato il suo assistente. Fino a un paio di stagioni fa guidava l’Under 23 dello Sporting Braga, “la squadra di una vita per la vita”, come ci svela sorridendo.