La dirigente del Napoli ha dovuto chiudere l’account per gli insulti per il mancato arrivo di Gabri Vega sotto un post contro la violenza sulle donne
La solidarietà della parte sana del mondo del calcio e la vicinanza dei veri tifosi e della gente comune sono la risposta chiara all’immorale episodio di insulti social che ha colpito Valentina De Laurentiis, figlia del patron del Napoli Aurelio, costretta a chiudere il proprio account Twitter per i vergognosi commenti postati sul suo profilo dopo il mancato arrivo in azzurro di Gabri Veiga. Un’inaccettabile ondata di violenza verbale che si è riversata proprio su un post contro la violenza sulle donne, che era stato l’ultimo tweet messo in rete da Valentina De Laurentiis: “Protect Your Daughter (cancellato), educate your son”, un modo per dire che la lotta contro questo fenomeno comincia dall’educazione ricevuta a casa. Terribile che proprio in calce a un messaggio così importante si sia scatenato l’esatto contrario, peraltro nei confronti di una dirigente che si occupa di marketing e non di calciomercato, ma a prescindere deprecabile senza se e senza ma.
prese di posizione
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Oltre alle dimostrazioni di vicinanza recapitate di persona, naturali e forti le prese di posizione pubbliche di semplici tifosi e non solo, a partire dai social. Tra i soggetti pubblici intervenuti anche l’Unione Azzurra nel Mondo, che raccoglie quasi un centinaio di gruppi di tifosi Club Napoli. “Ancora una volta dobbiamo registrare episodi deprecabili e ignobili provenienti da personaggi che si definiscono tifosi azzurri. Per l’ennesima volta il presidente De Laurentiis e sua figlia Valentina sono stati letteralmente presi di mira con pesanti offese derivanti da una ingiustificata insoddisfazione per l’andamento del mercato (…) L’Unione Azzurra Nel Mondo, a nome dei 90 Club Napoli Amici che rappresenta, nel biasimare fermamente tali deprecabili episodi, è vicina alla famiglia De Laurentiis e si dissocia in modo fermo e deciso”.