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Beltran-Nzola senza gol: Fiorentina, 40 milioni di dubbi

La Viola ha fatto un investimento pesante ma nell’ambiente c’è già chi rimpiange Jovic e Cabral

Fedele a se stessa. Se vogliamo, la Fiorentina ha trovato continuità, anche se non è esattamente quella che sognava. E’ sempre bella a metà. L’ultima sfida col Frosinone è l’esempio perfetto: un gran primo tempo, un gioco da squadra di Champions League, grappoli di occasioni non sfruttate e un secondo round timido e mediocre dove chissà come i meccanismi si inceppano e si regala campo ai rivali per la rimonta. E poi, il solito annoso problema del centravanti, che in questo avvio addirittura più grave della scorsa stagione, nonostante gli investimenti corposi. Black out a cui Vincenzo Italiano non riesce a porre rimedio e che non permettono alla Viola di fare il definitivo salto di qualità. Avesse vinto a Frosinone, ora sarebbe terza in compagnia della Juventus, a due punti dalla vetta. 

il tabù del 9

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A conti fatti, la Fiorentina è comunque partita bene: 11 punti, una sola, sonora, sconfitta a casa Inter dopo le fatiche di coppa, e 12 gol segnati. Meno solo di Inter (15), Milan e Roma (13, ma i giallorossi ne hanno fatti 7 all’Empoli) . Il problema è che i re del gol viola sono il solito Nico Gonzalez e Bonaventura, a quota 3, e poi in aiuto sono arrivati i i difensori (Quarta, Ranieri) e i centrocampisti (Duncan). Nzola e Baltran, gli uomini che dovevano risolvere il tabù del numero 9), non pervenuti. Nzola, fortemente voluto da Italiano, è stato pagato 13 milioni, Beltran 25. Quasi 40 milioni per il momento gettati alla ortiche. Nzola non trova il gol, eppure anche a Frosinone le occasioni le ha avute, Beltran ha avuto meno minuti a disposizione, dove ha dimostrato di essere un ottimo giocatore solo lontano dall’area ma forse è ora di dargli più spazio in attesa che Nzola trovi la condizione (e la “testa”). Intanto c’è già chi rimpiange Jovic e Cabral anche se, a dirla tutta, eccetto la rete al debutto in A di Jovic, avevano cominciato a segnare solo da ottobre. In estate Jovic è stato ceduto al Milan come era stato acquistato dal Real, a zero. Su Cabral invece la Fiorentina ha fatto una discreta plusvalenza, vendendolo al Benfica per 20 milioni +5 di bonus che se avanti così la Viola non prenderà perché il brasiliano è ancora a secco e gioca poco. A proposito, un sito argentino vicino al River, Soydelmillo.com, dice che i millionarios sono preoccupati perché di quei 25 milioni, 12,5 sono bonus legati ai gol e pensano che non arriveranno mai. La Fiorentina, ne siamo certi, sarebbe ben felice di pagarli. 

l’ora della sveglia

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Eppure Lucas nel River, in un campionato non proprio semplice, ha segnato 12 gol in 25 gare. E il suo “socio” Nzola ne ha firmati 13 in 31 con lo Spezia. Numeri da centravanti veri, che facevano sognare la società e i tifosi. Invece, con i 9 siamo alle solite. Anzi, peggio di prima. Ok, siamo ancora all’alba della stagione. L’angolano di lungo corso e il baby talento argentino avranno altre partite per cercare di sbloccarsi. Italiano è fiducioso: “I loro gol arriveranno”. Ma il tempo stringe sempre di più. Per entrare stabilmente nei quartieri alti, servono i loro gol, Nico e Bonaventura non possono sempre risolvere il problema. La Viola li aspetta con ansia, ma intanto vede gli investimenti crollare alla Borsa del calcio.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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