Sta trovando sempre più spazio il 20enne giallorosso definito dal tecnico portoghese “cane malato” perché “morde, corre e dà tutto quando gioca”
Da seconda linea a preziosa risorsa il passo è breve se ti chiami Edoardo Bove e giochi nella Roma. Uno dei “bambini” svezzati da José Mourinho e inseriti nella rosa della prima squadra: una parabola già percorsa da Nicola Zalewski – entrato stabilmente nelle rotazioni dei titolari – ma che, a differenza del suo ex compagno di Primavera, per il centrocampista romano cresciuto nella Boreale ha previsto tappe più lente.