L’ex d.s. del Milan collabora col Frosinone: “Godiamoci Renier, se trova continuità può incantare. Difficile trovare talenti. Alziamo il livello dei settori giovanili senza ossessioni tattiche. Scalvini, Baldanzi e Colpani stanno emergendo e il Monza fa bene a puntare sugli italiani”
L’occhio lungo di Ariedo Braida ha fatto grande il Milan e nel tempo ha lasciato tracce pure a Barcellona e a Cremona. Tuttavia il direttore sportivo storico dei fasti berlusconiani non ha perso le buone abitudini e la scorsa estate ha dato una mano al Frosinone per convincere il brasiliano Reinier e l’atalantino Okoli a condividere la scommessa della neopromossa ciociara. Evidentemente ha fatto centro ancora una volta, anche se solo da consulente. “I meriti vanno al mio amico Guido Angelozzi: ha formato un bel gruppo di giovani che Di Francesco ha plasmato in modo davvero interessante. Anche gli argentini Soulé e Barrenechea hanno prospettive importanti. A sua volta Okoli ha bisogno di fiducia per completarsi e affinare le sue qualità. Un discorso a parte merita Reinier”.