L’ex amministratore delegato della Juventus attraverso i suoi avvocati: “Il monopolio disciplinare delle federazioni sportive viola il principio della tutela giurisdizionale effettiva”
I legali di Antonio Giraudo, amministratore delegato della Juventus dal 1994 al 2006, radiato in seguito a Calciopoli, hanno chiesto che la Corte di Giustizia Europea si pronunci sull’incompatibilità della legge che disciplina la giustizia sportiva, in particolare sull’effettivo potere del Tar di annullare o riformare le decisioni delle federazioni. Secondo gli avvocati Jean-Louis Dupont e Amedeo Rosboch, che rappresentano l’ex dirigente, la legge 280/2003 sarebbe in “palese contrasto con i principi del diritto europeo” perché “conferisce un monopolio disciplinare alle federazioni sportive e impedisce al Tar di annullare o riformare le decisioni le decisioni delle federazioni, violando così il principio generale di diritto Ue della ‘tutela giurisdizionale effettiva’”.
NUOVA UDIENZA
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La richiesta è stata formulata nella prima udienza, presso il Tar di Roma, della causa dello stesso Giraudo “per vedere accertata la responsabilità dello Stato italiano per i gravissimi danni e pregiudizi subiti”. I legali di Giraudo hanno chiesto, “in via pregiudiziale” che il Tar rimetta la questione di incompatibilità della legge alla Corte di Giustizia Europea. Secondo quanto riferito da Dupont e Rosboch, i giudici amministrativi di Roma “hanno deciso di trattare, in una prossima udienza che sarà fissata a a breve, tale rilevante questione trasversale anche ad altri recenti e noti casi sottoposti alla sua giurisdizione”.