TORINO – Cinque compresse di Stadium, non per forza ore pasti. La Juventus si affida al fattore campo quale medicina per derubricare in fretta la trasferta di Napoli a sporadico, seppur doloroso, mal di testa e non far diventare cronico il problema. Per un ghiribizzo del calendario, infatti, all’indomani della sonora batosta del Maradona, gli uomini di Allegri affronteranno davanti al pubblico amico cinque delle prossime sei partite in programma. Non soltanto l’impegno di giovedì contro il Monza in Coppa Italia, divenuto se possibile ancor più centrale dopo che – dal sogno -4 alla realtà -10 – le possibilità di tricolore si sono drasticamente e ulteriormente ridotte al cospetto della capolista guidata da Spalletti. Perché, a seguire, i bianconeri disputeranno a Torino tre turni di Serie A su quattro: l’Atalanta domenica, poi lo stesso Monza e quindi la Fiorentina, con in mezzo la sola trasferta contro la Salernitana. E poi ancora. Già, perché – quattro giorni dopo la sfida ai viola di Italiano – sarà tempo di tornare ad assaporare il profumo d’Europa, anche se il nuovo contesto bianconero si chiama Europa League e non Champions League. Un cammino da inaugurare, nei sedicesimi di finale, al cospetto del Nantes, rigorosamente con la gara d’andata ancora in casa.
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Calendario Juventus, dal Monza al Nantes: è un mese da non fallire
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