Oggi nel tardo pomeriggio ripresa degli allenamenti alla Pinetina con la dirigenza che ha sfruttato l’occasione per fare il punto della situazione con l’allenatore dopo il passaggio di Scamacca all’Atalanta. Parola d’ordine: non farsi prendere dalla fretta. Balogun piace parecchio e rimane un nome caldo, ma…
Perso Gianluca Scamacca, che ha scelto l’Atalanta e ha già sostenuto le visite mediche (a Roma) per la Dea, l’Inter adesso deve rivedere i suoi piani di mercato per l’attacco, ma nessuno alla Pinetina si è fatto prendere dallo scoramento o dalla fretta. La parola d’ordine è valutare bene le prossime mosse. La priorità assoluta era l’arrivo del portiere, ruolo “scoperto” e Yann Sommer lunedì sosterrà le visite mediche; il centrocampo verrà completato con lo sbarco di Lazar Samadzic che la prossima settimana sarà in città per i test medici e la firma sul contratto. É vero, in avanti gli attaccanti sono solo tre e manca un numero 9, che sostituisca Lukaku, che abbia chili e centimetri, ma attualmente il mercato offre… poco. I dirigenti così hanno deciso di valutare tutte le possibilità insieme al tecnico di Piacenza e poi faranno le loro mosse. Con calma e senza farsi trascinare in aste come successo con Scamacca, quando di fronte alla richiesta di un nuovo rilancio da parte del West Ham, Marotta, Ausilio e Baccin hanno fatto un passo indietro.
BALOGUN E GLI ALTRI
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L’Inter considera Balogun l’investimento ideale per le potenzialità e l’età dell’americano, ma le sue caratteristiche tecniche non sono quelle che Inzaghi chiede. Con l’Arsenal i contatti non sono mai stati interrotti, neppure quando la richiesta era superiore ai 40 milioni. Adesso la cifra è stata abbassata e l’Inter è pronta a fare la sua mossa, anche se è chiaro che l’eventuale sbarco di Balogun ad Appiano dovrebbe essere abbinato a quello di un numero 9 di peso e all’addio di Correa. Difficile (anche se… mai dire mai) ipotizzare un reparto avanzato con Lautaro, Thuram, Correa e Balogun. Beto è più centravanti, garantisce una gran mole di lavoro per la squadra ed è sicuramente un punto di riferimento là davanti, abile ad attaccare la profondità pur non essendo tecnicamente un fuoriclasse. Sulla carta può esaltare… le caratteristiche dei compagni di reparto e favorire gli inserimenti dei centrocampisti, ma non è un bomber. Morata resta una richiesta esplicita di Inzaghi, ma al momento la valutazione che gli dà l’Atletico Madrid, abbinata con l’alto stipendio (senza Decreto Crescita) dello spagnolo, rende la trattativa in salita. Da qui la necessità di prendersi una breve pausa di riflessione, tenendo presenti i nomi attualmente sulla lista. Tra questi c’è anche Taremi che per il momento non è mai… decollato.