Lo svedese, ritiratosi dal calcio, è venuto in soccorso alla sua ex squadra in un momento delicato
18 settembre
– milanello (varese)
“Se ci sono problemi, Zlatan arriva”. La vigilia della sfida col Newcastle a Milanello è iniziata così, col ritorno del figliol prodigo alla casa madre. Un’iniziativa ovviamente a carattere personale, decisa da Ibra per dare una mano all’ambiente poche ore dopo lo sprofondo nel derby. Il totem svedese ha parlato a lungo con Pioli a bordocampo durante l’allenamento.
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Un’iniziativa che si intreccia profondamente con la chiamata che gli fece il Milan dopo un’altra cinquina subita, quella di Bergamo a dicembre del 2019. Il nuovo Milan nacque in quel momento, con lo svedese che prese per mano il Diavolo e lo riportò, assieme a Pioli, prima in Europa e poi sul tetto d’Italia. Ora, anche se Z ha smesso di giocare e non ha un ruolo nel club (adesso no, ma in futuro?), ha ritenuto opportuno ripresentarsi in spogliatoio per dare una mano al Diavolo in un momento particolarmente complicato. Pronto Soccorso Ibra.