Uno è più efficace quando gioca faccia alla porta, l’altro può dare di più senza per forza trasformarsi in punta: la realizzazione del potenziale dei bianconeri passa dalla loro intesa
Nessuno sa ancora quanto vale la Juve, ma sicuramente più di quella vista con Empoli e Bologna. La differenza l’ha fatta l’avversario. Organizzatissimo tatticamente Motta, le cui contromosse ben studiate hanno saputo bloccare le proposte estive di Allegri. Senza fantasia Zanetti, convinto che un po’ di pressing alto potesse frenare una Juve brava invece ad adattarsi subito, palla lunga e ripartenza. In futuro però ci saranno più Bologna che Empoli. Non è questa, crediamo, la squadra che ha in mente Allegri, troppo saggio per non sapere che ci sono rivali più forti a creare o meglio attrezzate nel “distruggere”. Finché la Juve non esprimerà il potenziale da Champions, visto nel primo tempo di Udine, potrebbe ripetersi il copione: avanti con due strappi di uno dei fuoriclasse, ma risultato in bilico fino al 90’. Non è che i bianconeri stanno sprecando qualcosa?