in

Con Samardzic nessuno ha un centrocampo come quello dell’Inter

A Inzaghi mancava un rifinitore capace di decidere con una magia. E dopo Sneijder i tifosi nerazzurri non hanno più avuto un giocoliere di cui innamorarsi

A questo punto viene quasi il sospetto che quel volpone di Marotta abbia architettato ad arte il depistaggio. Tutti a seguire il cuore ballerino di Lukaku, con il conseguente valzer di attaccanti, e intanto l’Inter costruiva la sua forza a centrocampo. Il probabile arrivo di Lazar Samardzic, che sembra imminente, completerebbe una mediana senza carenze di opzioni; il reparto, sulla carta, più forte del campionato; il vero centro di potere della squadra di Inzaghi che vuole la seconda stella. La crescita in regia di Calhanoglu, che ha velocizzato la circolazione e intensificato la verticalizzazione, ha consentito a Inzaghi di liberare Brozovic, per 8 anni pilota dei nerazzurri. Alternativa al turco, il giovane Asllani, forte di un anno di ambientamento. L’arrivo di Frattesi, strappato al Milan, ha incattivito la mediana in zona gol. L’ex Sassuolo, corteggiatissimo, in fase di piena maturazione umana e tecnica, permette a Inzaghi una diversa interpretazione tattica, parallela a quella sperimentata a giugno dal c.t. Mancini: dal doppio play (Jorginho-Verratti, Brozo-Calha) al doppio incursore: Barella-Frattesi. Significa aggredire l’area avversaria con maggiori bocche da fuoco, stendere una falange offensiva che comprende esterni d’attacco, incursori interni e punte. Nella stagione scorsa, più volte l’Inter ha mostrato l’incapacità di vincere partite dominate con il gioco, proprio per la difficoltà a tradurre in occasioni da gol possesso e palleggio. Il mercato si è mosso di conseguenza. 


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


Tagcloud:

LeBron conquistato dal Milan: “Club speciale, tornerà grande. Cardinale super”

Pilastro della difesa e gran gioco aereo: chi è Facundo Gonzalez