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Cristante, l’eroe invisibile di Mou e della Roma che ha trasformato i fischi in applausi

Friulano di nascita, è diventato in silenzio un simbolo di romanità perché gioca sempre, bene e ovunque… E ora si concede pure colpi da fenomeno

E se fosse Bryan Cristante il vero fenomeno? Occhio agli eroi invisibili. A quelli dalla bocca cucita, che non parlano mai e le rare volte nessuno ci fa caso, perché non devono spaccare o stupire il mondo. Quelli che non esultano teatrali. Non esultano proprio. Non scimmiottano telefonate a chissà chi e non cullano bebè veri o immaginari, non mostrano orecchie, nasi e bocche, non si atteggiano a statue, non recitano danze, trenini e ammucchiate. Non ammiccano ruffiani. Mai una polemica. Di strano ha solo quel volto un po’ lunare, piuttosto esotico, da esquimese e quel nome Bryan voluto dal padre mezzo canadese, quel volto che non si altera mai, non sai se invaso dalla timidezza o dalla serenità.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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