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Da Cevenini e Malatrasi a Pirlo e Seedorf: quanti passaggi (e sgarbi) tra Milan e Inter

Il possibile approdo di Lukaku al Milan rievoca altri trasferimenti celebri sotto la Madonnina. E in certi casi non mancò il pepe…

Il primo fu Aldo Cevenini, detto “Cevenna”. Centravanti dal gol facile, cresciuto nel Milan improvvisamente, nell’anno di grazia 1912, passò all’Inter. All’epoca, non essendoci il professionismo, i trasferimenti venivano decisi dagli stessi calciatori che si accordavano con i dirigenti dei club sullo stipendio, premi a vincere, un posto fisso in qualche ufficio pubblico, magari un’assicurazione. Figlio di un lattaio, il Cevenna ai soldi badava parecchio e, siccome i nerazzurri gliene garantivano a sufficienza, ecco il primo tradimento sotto la Madonnina. Aldo fu il capostipite di una dinastia: in seguito vennero i fratelli Mario, Luigi, Cesare e Carlo. Il calcio li sfamò, negli anni duri dell’Italia del primo Novecento, e pazienza se per farlo qualche volta si dovette cambiare casacca. 


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