Negli anni i tecnici si sono avvicinati sempre più al campo… e allo scontro con gli arbitri
Bisogna tornare a Nereo Rocco per vedere un allenatore che — davanti al cartellino rosso di un impettito Concetto Lo Bello — con il sussiego di un cameriere accenna a un inchino, le braccia dritte sui fianchi e il busto che si muove avanti e indietro. Succedeva una vita fa, quando l’arbitro era il “signor arbitro” e in panchina non regnava il silenzio dei giardini vaticani ma insomma, erano luoghi dove si manteneva un certo contegno. E i rapporti arbitro-allenatore erano regolati da un reciproco seppur formale rispetto.