Il borsone più grande di lui all’arrivo a Vinovo, le orme di Marchisio, il talento e il lavoro a cui aggrapparsi anche quando la rete non arrivava. Prossimo obiettivo: segnare anche in Nazionale. E in Champions
Quando Fabio Miretti entrò per la prima volta a Vinovo il borsone che portava con sé era più grande di lui. Aveva scelto la Juventus perché – a differenza delle altre società che lo avevano invitato a cominciare con loro l’attività di base – offriva il servizio di trasporto prima e dopo gli allenamenti: tutt’altro che banale per non pesare sulla quotidianità della sua famiglia. Pian piano è cresciuto, ha capito cos’è quella maglia che si è ritrovato a indossare con tempo con una taglia più grande. Dai Pulcini agli Esordienti, gol a grappoli e spensieratezza. Il classe 2003 si divertiva a correre dietro al pallone e non aveva troppi pensieri per la testa.