L’attaccante francese ha parlato al format “Inside” di Dazn: “Sarei dovuto arrivare già due anni fa. Il tecnico vuole attaccare rapidamente e prendere la profondità, penso che questo stile si addica alle mie caratteristiche”
L’Italia e l’Inter hanno un significato speciale e Marcus Thuram non lo nasconde. “Sarei dovuto arrivare già due anni fa, poi mi infortunai al ginocchio. Ora che si è ripresentata l’occasione ovviamente non ho esitato. Consigliato da mio padre? Ho preso le mie responsabilità, la scelta di venire ai nerazzurri è stata mia” ha raccontato il giocatore nell’intervista concessa a Dazn per lo speciale “Inside” dedicato ai ritiri delle squadre di Serie A (la puntata in app da oggi è sui nerazzurri). Tutta rigorosamente in italiano, ma la cosa non sorprende. “Con papà parlo francese ma sono nato in Italia (a Parma dove all’epoca giocava il padre, ndr) e sono rimasto qui per i primi dieci anni. Adoro il cibo italiano, il mio piatto preferito sono gli spaghetti con le vongole”.
DIMENSIONE INTER
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Il primo impatto con lo spogliatoio e i compagni di squadra è stato dei migliori. “Sono tutti molto gentili con me, Dimarco e Barella mi fanno tanto ridere e ho parlato anche con Calhanoglu e Mkhitaryan. Sono andato a vedere i canti, i cori e l’atmosfera del derby di Champions col Milan su YouTube, era bellissimo”. Arrivano anche segnali incoraggianti per quanto riguarda le richieste di Simone Inzaghi: “Vuole attaccare rapidamente e prendere la profondità, penso che questo stile si addica alle mie caratteristiche” ha concluso Thuram.