La certificazione di qualità più importante forse arriva da Juric, uno che di solito non è particolarmente prolifico di complimenti con gli avversari: “Non c’è stata partita, una differenza abissale tra le due squadre. È la prima volta che il mio Torino fa una partita del genere: divario enorme di gambe, di velocità, di forza”. Il tecnico granata ha descritto così il nuovo Milan di Pioli, che ha cucito addosso alla sua squadra un vestito molto diverso rispetto alla scorsa stagione. Fra le novità più evidenti, ciò che viene chiesto ai terzini: entrambi molto dentro il campo. Qualcosa che, a turno Calabria ed Hernandez facevano già in passato. Ma non con questa frequenza e soprattutto non simultaneamente. Con Krunic che si abbassa fra i centrali di difesa, Davide e Theo in fase di possesso diventano a tutti gli effetti centrocampisti aggiunti.
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Dall’uso dei terzini alla panchina, cinque cose che Pioli ha cambiato nel Milan
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