Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è stato iscritto al registro degli indagati per l’accusa di falso in bilancio.
Si tratta di un atto dovuto dopo la trasmissione degli atti da parte dei pm partenopei. Il procedimento è quello legato a presunte plusvalenze fittizie intorno all’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille. L’operazione fu conclusa nell’estate di tre anni fa e risultò la più onerosa della storia del Napoli: Osimhen arrivò per 71 milioni di € dei quali 50 dilazionati negli anni e il resto attraverso i cartellini di quattro giocatori ex partenopei, ovvero il portiere Karnezis (ritiratosi lo scorso anno), Liguori, Manzi e Palmieri che venivano dal settore giovanile del Napoli.
Non solo Osimhen
Alcune operazioni passate effettuate in uscita dal Napoli sono risultate quantomeno sospette, come quella del brasiliano Carlos Vinicius che nel 2018 è stato acquistato dai partenopei da un club portoghese di seconda divisione per poi essere ceduto l’anno dopo, senza aver mai esordito in Serie A, al Benfica per una somma pari a 17 milioni di €.