Dalla corsa verso la curva dell’Atalanta al rapporto con Baggio, Guardiola e Pirlo fino alle esperienze da giocatore: tutta la genuinità di Carletto
Quella volta che Mazzone rimbrottò Amedeo Carboni come solo lui sapeva fare. Roma, stagione 1994-95, durante una partita il terzino sinistro Carboni si spinge troppo avanti, lasciando scoperta la difesa. L’azione si conclude con un tiro che finisce più vicino alla bandierina del corner che alla porta avversaria. Carboni rientra in posizione, passa davanti alla panchina. Dialogo da Oscar. Mazzone: “Amedeooo”. Carboni: “Eh”, si volta verso la panchina. “Quante partite hai fatto in Serie A?”. Rapido calcolo: “Trecentocinquanta”. “E quanti gol?”. Risposta facile, se li ricordava tutti: “Quattro, mister”. Mazzone la chiude così: “Ma allora vorrei sapere ndo’ caz** è che vai: torna subito in difesa”. Questo era Carlo Mazzone.