Dybala, dalla Juventus alla Roma. E la Juventus che domenica farà visita al suo grande ex nella nuova casa dell’Olimpico. È cambiato tanto sotto tanti aspetti, ma forse meno di quello che si è cristallizzato nell’immaginario collettivo con l’arrivo trionfale in una piazza come quella giallorossa, esaltata dalle doti indiscutibili dell’argentino, esaltate a loro volta dall’abile Mourinho. Paulo è un ragazzo di assoluto talento che si fa voler bene e che ora regala Joya altrove sotto gli occhi malinconici di tanti tifosi bianconeri e quelli brillanti dei fan romanisti. È al centro del progetto di Mou, con il quale ha cementato in poco tempo un rapporto splendido. Non sappiamo cosa si dicano in privato, ma le dichiarazioni pubbliche sono state chiare: “È un ragazzo speciale e troppo bravo“, dice l’allenatore; “Io vorrei essere allenato ancora da lui in futuro perché è uno dei migliori con il quale vincere“, risponde la Joya. È qui la vera grande svolta psico-tattica del viaggio da Torino a Roma che ha portato Dybala a far parlare di sé, sia nella narrazione giornalistica che da bar, come fosse un uomo e un calciatore nuovo. Ma le statistiche raccontano un’altra storia…
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