La finale di Champions contro il Manchester City si prospetta una battaglia, ma i nerazzurri non sottovalutano l’eventualità di un pari al termine dei supplementari. E da questo dipendono tante scelte
I più pessimisti sperano almeno di arrivarci a quel momento, i più emotivi preferirebbero evitarlo e con esso le conseguenti palpitazioni. I più freddi e concreti sanno invece che prima si deve passare da un purgatorio di (massimo) due ore sospeso tra un angelico Paradiso e un rovente inferno, ma che in caso di equilibrio sarebbe peccato mortale farsi trovare impreparati. E allora Simone Inzaghi si prenderà sicuramente del tempo da qui alla finale di Champions League per capire bene quanto peso dare alla possibilità di un verdetto dal dischetto e come ritoccare eventualmente la strategia di gara per avere valide carte da giocarsi ai rigori. Oltre a qualche esercizio in più in allenamento.