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Fiato, cross e corsa: Weah convince già la Juve

Il figlio d’arte ha esordito dall’inizio nel primo test stagionale bianconero, contro il Milan. Fra sprint in fascia e palloni invitanti per Chiesa e Kean ha dimostrato di essere sulla buona strada

Unica new entry ad oggi nella rosa della Juve, Timo Weah era il più atteso nel primo test della stagione per la squadra bianconera. Non solo: lo statunitense Weah ha indossato “in casa” la sua prima maglia juventina, visto che il match contro il Milan – aperitivo della serie A – si è giocato a una manciata di chilometri da Los Angeles. Terza e ultima particolarità del suo esordio, il contestuale debutto del compagno di nazionale Pulisic nelle fila rossonere. Con il figlio d’arte che si è aggiudicato il derby yankee, nel personale duello a distanza: nelle pagelle Gazzetta Timo ha strappato un “6”, mezzo punto in meno per Pulisic.

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Una prima uscita è per definizione migliorabile, ma intanto Weah ha dimostrato di essere sulla buona strada, dopo la prima parte della “cura Allegri” tesa ad affinarne le capacità difensive. Timo nasce infatti come esterno d’attacco mentre, dopo un po’ di apprendistato al Lilla, alla Juve è stato scelto come erede di Cuadrado, e dunque come esterno a tutta fascia che per forza di cose dovrà mandare a memoria anche tempi e movimenti necessari alla fase difensiva. Contro il Milan intanto ha dimostrato indubbie doti offensive, oltre a voglia, gamba e decisione negli interventi. Lo si è visto sprintare in fascia e offrire agli attaccanti palloni interessanti, uno su tutti un assist che Chiesa ha spedito sul fondo. Come l’azzurro, Weah ha dimostrato di dare il meglio quando è servito sullo scatto, perché con la sua velocità infila con facilità la retroguardia avversaria e “vede” il compagno in area. Inserimenti, falcate palla al piede e strappi fanno già parte del suo repertorio, la sua personale sfida si giocherà dalla metà campo in giù.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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