L’ex portiere ha partecipato a Operazione Nostalgia: “Il belga è da tanto che dimostra di essere di altissimo livello. Inter, non vendere Onana”
C’è la mitica dieci della Juventus con scritto Del Piero, sugli spalti. E Alex è in campo. C’è la 19 del Lecce tra il pubblico. E Chevanton è sul manto erboso. C’è l’immortale casacca giallorossa di Totti che spicca tra i nostalgici presenti al “Paolo Mazza”. E Francesco è ancora lì, sulla trequarti a inventare magia. Ma non mancano neppure la 6 di Ungari del Modena, la 20 di Bierhoff a strisce rossonere, la 18 di Batistuta quando l’argentino ha vinto lo scudetto nella capitale e la 9 di Ronaldo, il fenomeno, griffata Inter. Operazione Nostalgia ha riportato sugli spalti il bello del football (la passione dei fans) e in campo la recente storia del calcio italiano, quella che ha fatto venere i brividi a chi, ora, inizia ad avere qualche capello bianco. Ma non solo. Tanti giovani sono accorsi a Ferrara per vedere dal vivo una generazione di fenomeni, guidati non solo da Del Piero e Totti ma anche da Milito e Di Natale, Chevanton e Fiore, Galante e Frey. Brividi per gli oltre 13.000 accorsi in Emilia Romagna per rivedere un calcio che fu, capace ancora oggi di regalare le emozioni di allora. E i gol non sono mancati in una partita terminata 4-3 per la squadra capitanata da Del Piero (con la casacca nera) contro quella di Totti (in maglia bianca). In rete Milito, Del Piero su rigore, Pizarro e Chevanton (doppiette) e De Ceglie.
sebastien frey
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Al termine della gara, Sebastien Frey ha parlato di Onana e Maignan, portieri di Inter e Milan: “A oggi ritengo che Maignan possa essere inserito tra i cinque migliori al mondo nell’interpretazione del ruolo. Non bisogna dimenticare che è arrivato a Milano dopo aver vinto uno scudetto al Lille. Con la squadra rossonera sta completando la sua crescita. Lo ritengo un giovane – grande portiere. Se dovessi scegliere tra lui e Courtois, adesso, prenderei il belga perché è da tanti anni che sta dimostrando di poter competere ad altissimo livello. Ma sono sicuro che anche Mike avrà una grande carriera”. Poi spazio alle sue considerazioni sull’Inter e su Onana: “Fossi nella società nerazzurra, non me ne priverei. Onana non ha dimostrato solo di essere un grande atleta nel suo ruolo ma anche di sapere esercitare una leadership che, forse, precedentemente era mancata in quello spogliatoio. Ho avuto modo di parlare con lui durante un evento benefico e ho notato subito il suo carisma. È sempre il primo a esultare per le vittorie, sa stare nel gruppo e si prende grandi responsabilità. Vedremo come finirà questa vicenda di mercato ma io lo terrei in rosa e non cederei alle lusinghi delle realtà che bussano alla porta”.