Dopo la forte presa di posizione José Mourinho, che ha abbandonato il Football Board della Uefa, anche il suo vice si scaglia contro la federazione e l’arbitro inglese. E c’è il giallo dello screenshot falso…
All’appello mancava soltanto Salvatore Foti. Dopo la forte presa di posizione José Mourinho, che ha abbandonato il Football Board della Uefa, e la frecciatina lanciata su Instagram al massimo organo calcistico continentale dal preparatore dei portieri Nuno Santos, anche Salvatore Foti – vice dello Special One – si scaglia contro la federazione e l’arbitro Taylor. A mandare su tutte le furie e a scatenare il sarcasmo del vice allenatore della Roma, è stata la decisione della Uefa di inserire nella lista degli arbitri “Elite” per la prossima stagione anche il fischietto inglese che – per il club dei Friedkin – ha fortemente indirizzato la finale di Europa League con le sue decisioni. In particolare l’ira dei giallorossi si concentra sul mancato calcio di rigore per fallo di mano in area di Fernando e alle mancate espulsioni di Lamela e Rakitic.
L’ATTACCO
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Ieri, dopo aver appreso della decisione di includere Taylor tra i migliori arbitri d’Europa, Foti non è riuscito a trattenere l’indignazione. Tramite Instagram – ha un profilo privato con meno di 400 follower – lo ‘Special Two’ ha pubblicato una stories che riprendeva la notizia dell’encomio per il direttore di gara britannico. Qualcuno però – come ha fatto sapere la Roma in serata – ha scattato uno screenshot della stories aggiungendo un commento rivolto a Taylor: “Io gli darei anche un premio in denaro a sto punto… anzi probabilmente già lo ha avuto”. Parole smentite dallo stesso Foti che nella giornata di oggi ha fatto chiarezza con un altro contenuto pubblicato sui social: “Sta circolando un post modificato sull’arbitro Taylor non fatto da me. Informatevi bene”.
CONDOTTA
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Nel corso della stagione Foti è stato spesso richiamato per il suo comportamento in panchina, che più di una volta gli è costato pesanti provvedimenti disciplinari. A febbraio, dopo Roma-Cremonese di Coppa Italia, era stato squalificato per un mese “perché, al 33′ del secondo tempo, alzatosi dalla propria panchina, rivolgeva agli Ufficiali di Gara, urlando, ripetute espressioni offensive: per avere, inoltre, come rilevato dai rappresentanti della procura federale, rivolto, al 29′ del primo tempo, dopo la segnatura della rete della Cremonese, frasi minacciose verso una dirigente della squadra avversaria; per avere inoltre proferito al 34′ del secondo tempo, dopo aver ricevuto la notifica del provvedimento di espulsione, ripetute espressioni blasfeme allontanandosi dal recinto di giuoco; per avere, infine, dopo il termine della gara, posizionatosi davanti allo spogliatoio del Direttore di gara, rivolto al medesimo ulteriori espressioni offensive con tono minaccioso”. Inoltre, durante la gara giocata all’Olimpico con il Feyenoord – ritorno dei quarti di Europa League – era stato espulso e squalificato per tre giornate a causa di una manata rifilata al messicano Gimenez nel tentativo di strappargli il pallone dalle mani per velocizzare la ripresa del gioco. La squalifica era poi stata ridotta di una giornata, consentendo a Foti di essere presente in panchina durante la finale di Budapest. A pochi passi dal “nemico” Taylor.