A Cremona il tecnico ha firmato fino al 2024 con un bonus salvezza. A Monza un guizzo di Galliani, a Lecce premiata la coerenza
La Cremonese ha resistito fino a quando ha capito che non ci sarebbe stato più nulla da fare. Non per la salvezza, con 20 partite a disposizione sarebbe delittuoso mollare. Ma difendere la posizione di Massimiliano Alvini sarebbe diventato impossibile dinanzi all’evidenza dei fatti, ai 7 punti in 18 partite, nessuna vittoria. Alvini ha dato un gioco, un’anima e una dignità assoluta, si è congedato da gran signore con lo stile che gli compete. Ma confermarlo sarebbe stata un’ammissione di resa con un girone di ritorno (più una partita) da consumare.