in

Il dopo Spalletti e una città da convincere

La selezione di De Laurentiis, la scelta di Garcia e le aspettative di una città ebbra di scudetto che aspettava un altro francese

Il processo terribilmente complicato – come una selezione teologica – messo in piedi da Aurelio De Laurentiis, padre misteriosissimo e gesuita calcistico inflessibile, tra disquisizioni umane e tattiche, titoli e panchine passate, sottilissimi ragionamenti che da Italiano a Paulo Sousa passando per Christophe Galtier, bordeggiando Roberto Mancini, alla fine ha portato a Rudi Garcia. E tutti hanno pensato, dietro la verità definitoria, e ancora avvolti dalla sbornia scudetto: come Luciano Spalletti, un ex Roma, avviando un’altra complicatissima impilata di connessioni e possibilità con immediata divisione della piazza, contenta a metà. Prima della nitidezza, c’è stata la riffa, e il difficile De Laurentiis ha sottoposto Garcia ad esercizi spiritualcalcistici modello “Todo modo”. E l’allenatore francese ha capito che le aspettative sono alte e i provini difficili, come sa e ha raccontato Carlo Verdone; e ha ripensato a quelli con Walter Sabatini e al volo negli Usa dall’allora presidente Pallotta come a una fumata tra amici, un poker brevissimo.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


Tagcloud:

Antognoni: “Quando dissi no a Berlusconi”

Inter, con Frattesi e Milinkovic la Champions non è un miraggio