MILANO- Il ritornello risuona forte da diverse sessioni di mercato, soprattutto le ultime due nonostante l’arrivo di Origi: al Milan serve un centravanti, un 9, un bomber. E’ vero che in organico ci sono Giroud, il suddetto belga, l’infinito Ibrahimovic e il tuttofare Rebic, ma i tifosi – e non solo loro -, si aspettano, da sei mesi a questa parte, una punta di spessore. Perché Ibrahimovic, fondamentale per creare questo ciclo rossonero, è comunque un attaccante vicino al traguardo finale della carriera; perché Giroud non è “anziano” come lo svedese, ma nel 2023 compirà 37 anni e perché Origi fin qui ha confermato di non avere quelle doti da cecchino che al Milan mancano da tempo. In estate Maldini e Massara avevano pensato di tamponare il vuoto dietro Giroud con Origi, smistando il grosso del budget su De Ketelaere, ma nel prossimo mercato l’acquisto di un centravanti non sarà più rimandabile. E servirà un elemento non datato con l’età, ma neanche giovanissimo come il 18enne Marko Lazetic arrivato nel gennaio 2022 e poi mandato il mese scorso a farsi le ossa all’Altach dopo aver giocato soprattutto in Primavera. Insomma, al Milan servirebbe un Hojlund.
Hojlund, il prezzo sale
L’Atalanta la scorsa estate ha saputo pescare bene in Austria, investendo più di 17 milioni per l’attaccante danese. Rasmus Hojlund ha compiuto pochi giorni fa 20 anni, ma alle spalle aveva già due campionati interi da professionista. Un acquisto per certi versi simile, come profilo, a quello che il Milan aveva fatto nell’estate 2019 per comprare l’allora 20enne Leao, reduce da una stagione e mezza in prima squadra, fra Sporting Lisbona e Lille. Il Milan aveva visto in Leao quello che sarebbe potuto diventare e la stessa cosa andrà fatta per il ruolo di centravanti, considerando che Maldini e Massara non potranno andare a prendere un giocatore da 60-70 milioni. Servirà un profilo simile a quello di Hojlund. A dire il vero, i dirigenti rossoneri avevano seguito il danese nei mesi scorsi, anche prima che arrivasse a Bergamo. Hojlund era – ed è? – fra le opzioni in lista, ma è evidente che l’Atalanta a giugno potrebbe chiedere più di 50 milioni per cederlo, senza contare la possibile asta che potrebbe scatenarsi intorno al biondo di Copenaghen. Domenica Hojlund verrà misurato dalla difesa di Pioli (all’andata, 21 agosto, non c’era perché non era ancora stato acquistato) e chissà che i dirigenti rossoneri non provino a sondare il terreno con quelli atalantini per capire il prezzo del danese. Nomi sul taccuino ce ne sono diversi – Okafor, Openda, Kolo Muani, ma non solo -, la “caccia” è iniziata e chissà se il mirino tornerà a indicare proprio Hojlund