in

Il mistero del centravanti ammazzato a due mesi dal matrimonio

Era al telefono con la fidanzata quando un’auto lo affianca, “Mi stanno ammazzando” le ultime parole. Una convocazione in Questura, una pistola nota agli inquirenti, una pista che non convince, un delitto con risvolti inattesi

È la notte del 18 marzo 2006. Vincenzo Cotroneo è in auto, sta guidando la sua Golf sulla statale che da Reggio Calabria risale verso il Mar Jonio. È stato ad una festa di compleanno e sta tornando a casa, a Bianco, la cittadina della Locride dove vive, quando una vettura lo affianca e lo costringe a rallentare, a poche decine di metri dalla sua abitazione. Il guidatore abbassa il finestrino, Cotroneo non capisce. È strano, così, con le due auto in corsa, forse vuole dirgli qualcosa. Allunga appena il collo, ma non tanto, perché ha il telefonino incastrato tra la spalla e l’orecchio: sta parlando al telefono con la fidanzata, tra due mesi si sposano, hanno già fissato il matrimonio. Poi ha un attimo di esitazione.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


Tagcloud:

Salernitana-Juve, ecco l'arbitro. Inter-Milan a Massa

Inter, estate a caccia di difensori: tutti i nomi