TORINO – Sì, sì, sì! È fatta: Ilic è del Toro! Un gran colpo, un rinforzo splendido per il centrocampo di Juric e un trionfo di mercato per Cairo, con al fianco Vagnati. Consumato, oltretutto, in faccia a uno dei due più grandi club di Francia, l’Olympique Marsiglia: più ricco, con la qualificazione ai preliminari di Champions in tasca (è 3° in classifica), ma ugualmente incapace di vincere questa sfida proprio quando sembrava che potesse avere un’autostrada davanti a sé. Se dovessimo rendere questo duello con una metafora prettamente calcistica, diremmo che il Torino si era sì fatto riprendere e superare a sorpresa dal Marsiglia nel volgere di 24/48 ore tra domenica e lunedì (da 2-0 per i granata a 3-2 per i francesi), ma riuscendo poi a chiudere la partita rifilando in extremis un uno-due straordinario all’Om, in questi ultimi giorni. Risultato finale: 4-3 per il Toro. Straordinario, sì: e grande esaltazione, subito. Bastava dare un’occhiata, ieri sera, ai forum più cliccati dai tifosi granata. L’acquisto del giovane regista nazionale serbo (che si unirà subito ai granata), con annesso quello contestuale di Hien (il difensore arriverà a luglio: sarà lasciato al Verona sino a giugno in prestito), rinforzerà in modo concreto la squadra: un gran salto di qualità nella costruzione della manovra. In più rappresenta anche un’enorme spinta affinché Juric non solo non lasci, ma addirittura raddoppi: da febbraio in poi potranno riprendere le trattative per il rinnovo del suo contratto, in scadenza nel 2024.
La trattativa per Ilic
Sono passate da poco le 8 della sera quando cominciano a fioccare i messaggini sul telefonino. Un trillo dopo l’altro, uno, due, tre, quattro: le prime indiscrezioni, gli aggiornamenti e le conferme di quanto si era già compreso all’ora di pranzo, dopo che si erano sviluppate nuove trattative tra il Torino e il Verona sull’onda del summit fiume andato in scena dalla serata di mercoledì nella storica trattoria milanese Torre di Pisa, sin quasi alle 2 di notte (presenti anche gli agenti dei giocatori, con Cairo, Vagnati, Moretti, Setti, Sogliano e Marroccu). Un summit che, a sua volta, aveva fatto seguito alle discussioni del pomeriggio. Anche ieri, poi, Ilic ha continuato a insistere per trasferirsi in granata, assistito dal procuratore Pavlovic e dall’agente e intermediario Busardò, da tanti anni in ottimi rapporti con Cairo, pure lui artefice al fianco di Vagnati (sempre tenace: ora più duro, ora più diplomatico) di questa superoperazione. La volontà di Ilic e la sua “fedeltà granata”, anche se l’Om gli offriva più soldi pur di convincerlo, hanno fatto la differenza. Il Marsiglia e il campionato francese rappresentavano per lui soltanto una via di fuga non granché gradita (nonostante la presenza in panchina del suo ex allenatore Tudor, l’anno scorso a Verona). Il vero problema? L’Om aveva offerto di più al Verona (16 milioni più 3 di bonus), con la promessa di lasciare Ilic in prestito ai veneti sino a giugno.
Visite mediche in programma
Ha fatto la differenza pure il pressing di Juric, ripetutamente al telefono con Ilic per trasmettergli tutte le garanzie necessarie. Juric, sì: forte di uno splendido rapporto personale con il ragazzo, nato durante l’annata assieme a Verona (2020-2021). Poi, è chiaro, senza i soldi di Cairo non si sarebbe andati da nessuna parte. E Cairo, va detto, non ha lesinato e alla fine ha piazzato un colpaccio: milioni e strategie vincenti. Ha incassato il sorpasso dell’Om, domenica e lunedì, ma poi ha riaperto la trattativa col Verona con una serie di rilanci. Non sufficienti quelli di mercoledì, pur già notevoli. Decisivi quelli formalizzati ieri mattina: 22 milioni complessivi al Verona tra fisso e bonus, per avere Ilic subito e Hien a luglio. I veneti a quel punto avevano ottenuto quanto pretendevano. Mancava solo il sì ufficiale di Ilic. Brivido: il ds del Marsiglia, Ribalta, ieri era volato a Milano per cercare di salvare il salvabile in extremis. Incontri anche per lui con il Verona e con l’agente di Ilic. Doccia fredda, altro no del serbo. Di lì in poi il nuovo summit tra i vertici del Torino e quelli del Verona: e la fumata bianca, dopo le 20. Ilic firmerà un contratto sino al 2027 (con la possibilità per il Torino di prolungarlo al 2028 in una seconda fase) da circa 1,7 milioni netti più bonus. Tra oggi e domani le visite mediche a Torino. Ancora da definirsi nei dettagli, invece, l’accordo sugli stipendi di Hien: il Toro gli ha proposto 800 mila euro netti, il suo agente Hosseini ha chiesto molto di più. Ci sarà da trattare, l’intesa col difensore dovrebbe materializzarsi attorno al milione netto. Ilic è del Toro. Chapeau: alla francese.