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Inter, Bastoni come Skriniar: rinnovo lontano

Alessandro Bastoni vuole restare all’Inter. Il difensore nerazzurro si sente legatissimo alla maglia nerazzurra. E spera quanto prima di rinnovare il contratto, in scadenza nel giugno del 2024, col club di Viale della Liberazione. Il problema però – e qui si arriva al fatidico ma che potrebbe stravolgere le ambizioni del calciatore – è che si aspetta un trattamento economico consono al suo valore in campo. Lato società ovviamente c’è apertura al dialogo, anzi, è giusto sottolineare come la dirigenza interista si auspichi di trovare in tempi relativamente brevi un accordo col giocatore, ma ad oggi quanto proposto non soddisfa il difensore. Per capire meglio il punto di vista di Bastoni si deve fare un passo indietro, tornare alla scorsa estate e alle voci di una sua presunta cessione all’estero. Bastoni, non appena apprese le indiscrezioni che lo vedevano coinvolto, aveva fin da subito pubblicamente esternato la propria posizione: un netto rifiuto alle sirene straniere per continuare a sposare il progetto interista. Grazie a quel comportamento, ma pure al Tottenham che non aveva più affondato il colpo e le voci su un suo possibile addio si erano spente piuttosto velocemente. Non però le scorie di quanto accaduto, dato che il nazionale italiano, per sua stessa ammissione, aveva commesso, all’inizio di questa stagione, qualche errorino sul verde, dovuto forse ad uno stato emotivo di non totale tranquillità. Oggi le prestazioni sul campo sono tornate su livelli elevati, con Alessandro che mostra qualità e personalità al servizio della sua Inter. Tuttavia l’aver capito di poter essere (stato) sacrificato sull’altare del bilancio e il non aver ancora oggi ricevuto un’offerta ritenuta congrua alle sue aspettative, impone determinate riflessioni. Il tema fondamentalmente è lo stesso di Skriniar: se posso essere il pezzo pregiato che finanzia il mercato nerazzurro, nel momento in cui resto a Milano (per mio volere, ma pure perché nessuno ha assecondato le tue pretese pecuniarie) non puoi esigere che sia io ad assecondare in tutto e per tutto la tua proposta in fase di negoziazione.

Distanza tra le parti

Bastoni non pretende di essere ricoperto d’oro dall’Inter, né tantomeno che la società pareggi le possibili più che laute offerte che potrebbero arrivare dai ricchi club stranieri, ma si aspetta un’offerta di contratto che rispecchi la sua importanza (qualcosa come cinque milioni netti per annata). Una sorta di: «Tu da qui non ti muovi». Dopo una prima proposta di fine 2022 lontana da quanto auspicato dal ragazzo – che oggi percepisce un fisso da 2.8 milioni, che attraverso i bonus può raggiungere i 4 milioni – ci sono stati altri contatti (negativi) con l’entourage dell’atleta. Attenzione: la situazione non è sicuramente irrimediabile, anzi. Con la proposta giusta si chiude l’accordo immediatamente. Ma se ciò non dovesse avvenire e si tirasse troppo la corda, l’Inter rischierebbe davvero di andare incontro ad un film già tristemente visto. A prescindere da Bastoni, un profilo primario dell’Inter per la futura difesa è quello di Benjamin Pavard. Hasan Salihamidzic, ds del Bayern Monaco, ha svelato un interessante retroscena dell’ultima finestra di mercato riguardante il francese: «Abbiamo obiettivi molto grandi in questa stagione, non vogliamo, né possiamo fare a meno di lui. L’offerta ricevuta per Benjamin era economicamente allettante, ma per noi l’aspetto sportivo viene sempre prima di tutto». Nonostante la corte nerazzurra, la sensazione è che Pavard, per motivi familiari, possa rinnovare con i bavaresi.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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