Avanti, a fari spenti, ma avanti. Nessuno a Barcellona e a Milano ha chiuso la porta al possibile scambio fra Franck Kessie e Marcelo Brozovic emerso durante il weekend. Mentre nella giornata di ieri si sono rincorse le smentite, da parte dei club, degli intermediari e pure di alcuni giornalisti spagnoli, sul possibile altro affare ventilato sull’asse Catalogna-Lombardia, ovvero Depay-Correa, non si sono invece alzate voci sullo scambio fra i due centrocampisti. È evidente che si tratti di un’operazione complessa, magari complicata da imbastire in 15 giorni, ma è una trattativa che da giovedì, ovvero al rientro in Italia dei dirigenti nerazzurri dopo la Supercoppa italiana, potrebbe anche subire un’accelerazione. È vero che Kessie al Barcellona è arrivato solo a luglio, ma l’ivoriano con Xavi è chiuso, non contento e tornerebbe di corsa in Italia. È vero che Brozovic ha rinnovato il contratto lo scorso anno ed è sempre stato considerato un elemento indispensabile per l’Inter, ma Inzaghi, che nell’ultima stagione perse punti importanti senza il croato, in questa ha saputo farne a meno inventandosi Calhanoglu davanti alla difesa. Dunque qualcosa potrebbe smuoversi perché ci sono aspetti che potrebbero portare benefici a entrambe le squadre e società.
Ruoli, ingaggi ed età
Il Barcellona a centrocampo ha tre intoccabili – Busquets, Pedri e Gavi -, Xavi sta cercando di recuperare anche De Jong, ma un erede di Busquets servirebbe e Brozovic era già un obiettivo prima che rinnovasse con l’Inter. Kessie è un giocatore che al club nerazzurro piace da tempo e più volte il ds Ausilio ha provato a prenderlo, cercando di scambiarlo anche col Milan ai tempi di Conte, senza successo. A dicembre Atangana, l’agente dell’ex rossonero, lo ha offerto all’Inter e il club nerazzurro non ha detto no, salvo però averlo in prestito e con parte dell’ingaggio pagato dal Barcellona. Nella rosa di Inzaghi un elemento come Kessie manca, un po’ perché Barella non ha una vera alternativa e poi perché, tolto Gagliardini, manca un centrocampista fisico, di peso. L’ipotesi di uno scambio con Brozovic potrebbe eliminare il problema stipendio, visto che Kessie a Barcellona ha firmato un contratto da 6.5 milioni più bonus, la stessa base del croato a Milano. Certo, l’eventuale operazione non risolverebbe il problema di cassa dell’Inter – per quell’aspetto rimane in pole Dumfries, valutato intorno ai 50 milioni e nel mirino di diversi club di Premier: attenzione a cosa potrebbe accadere negli ultimi dieci giorni di dicembre -, ma permetterebbe alla società di Viale di Liberazione di mettere comunque a bilancio un’ottima plusvalenza, visto che il cartellino di Brozovic è ormai quasi completamente ammortizzato (500mila euro il suo peso nell’esercizio che si chiuderà il 30 giugno). Senza contare che il croato ha compiuto 30 anni a novembre e nelle ultime due stagioni ha avuto alcuni problemi fisici, mentre Kessie è di quattro anni più giovane.
No Depay-Correa
Come anticipato, in Spagna si è parlato anche del possibile scambio di prestiti fra Depay e Correa (ma pure di Brozovic). L’affare però è stato subito frenato. I due club hanno fatto trapelare come non esista al momento tale possibilità, soprattutto l’Inter, non fosse altro perché Correa ha un contratto fino al 2025, mentre Depay è in scadenza a giugno. Dunque ipotizzare uno scambio di prestiti è fuori da ogni logica. A ribadire il concetto anche Sebastien Ledure, l’avvocato che la scorsa estate ha lavorato al ritorno di Lukaku all’Inter e che ora assiste Depay: «Non ci sono trattative in corso per Memphis all’Inter – ha spiegato al giornalista Fabrizio Romano -. Posso negare tutti questi collegamenti: non è una possibilità che stiamo discutendo».